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I ragazzi commentano l’opera

E’ stata un’esperienza semplicemente magica!

Oltre alla bellezza indiscutibile della città di Trieste, oltre alle voci fantastiche degli attori che riempivano il teatro, oltre alle scenografie e gli effetti sorprendenti, una delle cose che più mi hanno colpita è stata l’atmosfera complessiva della serata, forse perché è stata una cosa completamente nuova, non una semplice serata da passare in compagnia, bensì uno spettacolo che ci ha portati tutti insieme in un contesto così tanto elegante e importante che ne sono rimasta veramente affascinata.

La protagonista poi, mi ha letteralmente fatto venire i brividi, sia per la voce che per l’intensità della recitazione. Assistere allo spettacolo da vivo ha reso l’opera completamente diversa rispetto a quando ne abbiamo parlato in classe. Le scenografie spettacolari hanno contribuito alla sensazione di “magia”, che personalmente avevo avvertito sin dal primo momento, appena salita in corriera.

L'emozione era evidente, non vedevamo l'ora che la serata cominciasse, pregustando già quella che sarebbe diventata una serata magica che ha rispettato abbondantemente le nostre migliori aspettative. Un’esperienza che rifarei senza alcun dubbio!

Silvia Azzolini – Liceo linguistico "Manzini"

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L’esperienza al teatro “Verdi” di Trieste è stata indimenticabile e del tutto nuova per me e la rifarei molto volentieri. E’ stato davvero bello ed emozionante assistere all’opera “Macbeth”: i protagonisti erano bravissimi e in particolare la soprano, che riusciva a cantare in qualsiasi posizione, una cosa straordinaria. L’orchestra, poi, rendeva il tutto ancora più magico grazie alle armonie toccanti. Tra gli aspetti che mi sono piaciuti di più ci sono le danze delle streghe, di cui alcune erano sospese su drappi; i costumi di scena e la parte di “teatro nel teatro” resa possibile da un pannello di specchio e vetro adoperato per la visione del fantasma di Banco da parte di Macbeth re durante il banchetto e tutto ciò ha aumentato la credibilità della rappresentazione. Mi hanno inoltre colpita alcune scelte del regista: i volti di tutti gli attori/cantanti erano dipinti di bianco e Lady Macbeth era rappresentata tra le streghe.

Per quanto riguarda l’ambiente, l’ho trovato molto bello, ricco di decori e con un qualcosa di “principesco”, che mi ha fatta sentire come un’aristocratica per una sera: una sensazione indescrivibile.

Lisa Benedetti – Liceo linguistico "Manzini"

 

Premetto che andare all’opera è sempre stata un’esperienza che volevo fare già da quando ero più “piccola”, diciamo, ero affascinata, e lo sono tutt’ora, dall’orchestra dal vivo e poi questi teatri che ti riportano un po’ indietro nel tempo, facendoti sentire come un’aristocratica di epoche passate.

Non pensavo però di iniziare subito con un’opera così di spessore come il “Macbeth”, insomma è stata un’iniziazione importante, sia per l’importanza dell’opera, sia per il tono dell’opera, forse meno “sopportabile” di altre per certi versi.

Gli attori sono stati molto bravi, anche se in realtà non ho alcuna esperienza o conoscenza in proposito per dire ciò, ma quello che mi ha impressionata di più però stato il direttore d’orchestra: era talmente preso dal suo lavoro che canticchiava alcune arie e addirittura dava il tempo grugnendo! Per causa sua ho rischiato di “sbaccanare” più di una volta in faccia a Lady Macbeth dal momento che ero in seconda fila e proprio al centro dietro del direttore.

Sono stata un po’ sorpresa dalla scelta del regista di far recitare molte delle arie a Lady Macbeth da distesa, anche se questo ha fatto risaltare indubbiamente ancor di più la sua bravura.

Alessia Bortolussi – Liceo linguistico "Manzini"

 

Dell’opera mi ha impressionato maggiormente, nel complesso, l’orchestra, perché, quello che sentivamo, sembrava musica registrata, tanto era perfetta, e invece era brillantemente suonata dal vivo da bravissimi musicisti. Inoltre, anche i “giochi” fatti con le luci erano fatti incredibilmente bene. Le voci dei cantanti, soprattutto quella della protagonista, la moglie di Macbetto, era bellissima. Lei, a parer mio, ha interpretato molto bene la parte perché, come ci avevano spiegato, ai cantanti è stato chiesto di recitare, non di cantare, ed è riuscito loro molto bene. Per quando riguarda la sala, devo ammettere che me la immaginavo più grande, ma era comunque molto bella e sfarzosa. “Impressionabilmente” brave sono state anche le attrici che danzavano appese alle corde. Mi piacerebbe molto rivivere questa esperienza ed è per questo che la proporrò ai miei amici, per vivere una serata alternativa e sentirci tutti per una sera degli “aristocratici”.

Stefania Bratti – Liceo linguistico "Manzini"

 

Lo spettacolo mi è piaciuto moltissimo. Il fatto di essere in seconda fila, poi, mi ha permesso di poter ascoltare, ma anche guardare, l'orchestra che mi ha colpita moltissimo, come anche lo spettacolo. Mi ha sorpresa il fatto che gli attori non usassero un microfono, ma avessero allo stesso modo una voce così potente da poterla sentire da ogni parte del teatro. Oltre  che dalle voci singole, e specialmente a quella della protagonista, sono rimasta affascinata dall'insieme delle voci che erano forti, ma al tempo stesso lievi, e dall'insieme degli attori che sembrava quasi volessero invitare gli spettatori a cantare. Del direttore d'orchestra ma ha colpita tantissimo sia la sua concentrazione, sia la sua bravura nel gestire gli attori e la stessa orchestra. Non ero mai stata all'opera, è stata un'esperienza splendida, e spero di poterla ripetere.

Serena Fabbro – Liceo linguistico "Manzini"

 

Un’esperienza unica. Così potrei definire la serata all’opera a Trieste. Il tutto caratterizzato da un’atmosfera davvero emozionante. Ammetto che il teatro lo immaginavo un po’ più grande, ma è veramente splendido: sembrava di tornare indietro nel tempo, di vivere in un’altra epoca.

La cosa che maggiormente mi ha colpita è stata l’orchestra diretta da un magnifico e bravissimo direttore: si vedeva la passione che ci metteva nel suo lavoro. Inoltre, per me è stato molto emozionante poiché ero seduta in seconda fila e da lì riuscivo a cogliere ogni piccola cosa e ogni espressione dei cantanti, davvero straordinari soprattutto per quanto riguarda la cantante che impersonava Lady Macbeth. Un’altra cosa entusiasmante, infine, è stata la conclusione: una marea di applausi per ogni cantante, e da lì si intravedeva l’orgoglio, la soddisfazione e l’appagamento sui loro volti soddisfatti, orgogliosi e fieri di poter fare un lavoro così. Indimenticabile.

Letizia Fortunato – Liceo linguistico "Manzini"

 

Nell'aria di quel giovedì c'era molta eccitazione. Le ore del mattino, trascorse a scuola, sembravano interminabili. Gran parte del pomeriggio l'ho dedicato alla toeletta: ore ben spese devo dire, mi sono servite per concentrarmi. L'attesa andava in crescendo man mano che si avvicinava l'ora prevista del ritrovo. Al ritrovo previsto per le sei di sera, non ho trovato i miei compagni di solito, bozzoli in jeans e felpa, ma splendide farfalle: eleganti, ben agghindati. Anch'io, con uno sguardo allo specchio per l'ultimo controllo generale, sembravo un'altra persona. Ma è una cosa fantastica! Significa che ci teniamo a questa esperienza e che spero sinceramente di poterla ripetere. Ecco, basta  un po' di impegno per rendere ogni occasione giusta, indimenticabile.

Nelle settimane precedenti all'avvenimento, abbiamo assistito alla presentazione dell'opera in questione, Macbeth di Verdi, da parte del Signor Macovez. È stato molto piacevole ascoltarlo, la sua è stata un'insolita presentazione, tutt'altro che noiosa. Ha tenuto tutti noi con gli occhi incollati e la mente ben presente.

La città di Trieste ci ha accolti in grande stile, la piazza era arricchita con dei vivaci giochi di luce creati appositamente sui palazzi. Il teatro in sé, francamente, me lo aspettavo più grande, più spazioso, ma questo ha contribuito alla magia di quel piccolo gioiello. I dipinti sul soffitto li ho trovati molto belli, creano un'atmosfera ariosa e celestiale, con tutto l'oro e l'azzurro lasciati lì non a caso.

Ho avuto la splendida occasione di sedere in prima fila, tant'è che potevo sentire i respiri del direttore d'orchestra (straordinario a mio avviso) con i quali scandiva il tempo per condurre i suoi musicisti. Chissà quante ore e ore di prove per ottenere una simile armonia d'insieme.

Lo spettacolo, vero e proprio, ce lo avevano preannunciato come “tosto” soprattutto per la durata dei quattro atti, ma non è stato così: ero talmente assorta e coinvolta che non mi sono accorta del tempo che passava. Premettendo che ho la passione per il canto, forse anche grazie alla mia posizione di privilegio, sicuramente per l'ottima interpretazione, ho avuto l'impressione di cantare insieme a loro.

Se dovessi esprimere un giudizio sull'intera rappresentazione potrei dire che ho trovato i cantanti-attori eccezionali, in modo particolare Paolo Battaglia l'interprete del ruolo di Banco. Invece mi aspettavo qualcosa di più dalla protagonista nel ruolo di Lady Macbeth, la soprano Dimitra Theodossiou, speravo in molte più parti urlate. Devo dire che le parti recitate mi hanno piacevolmente sorpresa, a mio modesto parere sono state perfette, sapendo che cantare recitando non è affatto semplice: d'altronde sono  veri professionisti. Ho apprezzato anche i costumi, ma sono stata particolarmente colpita dalla scenografia e soprattutto dalla regia di Henning Brockhaus: è riuscito a dare importanza a tutto, luci, coro, attori… Il periodo storico in cui l'opera è ambientata contrastava in modo perfetto con la modernità dei materiali e delle tecniche utilizzati.

Anna Isola – Liceo linguistico "Manzini"

 

Ero partito con l’idea che mi sarei sicuramente annoiato, che lo spettacolo non mi sarebbe piaciuto più di tanto e che non mi sarebbe minimamente interessato; diciamo che ero spinto solamente dalla curiosità di conoscere un ambiente diverso da quello quotidiano. Alla fine, però, quest’esperienza si è rivelata assolutamente bellissima: l’atmosfera era ottima, l’ambiente mi faceva immaginare di appartenere all’alta aristocrazia, lo spettacolo è stato splendido e molto interessante, tanto che nessuna cosa accaduta in sala è riuscita a distogliere la mia attenzione dalla trama. Non avrei mai pensato che questo genere mi potesse colpire così tanto, infatti, ad essere sincero, devo ammettere che accetterei molto volentieri di tornarci, partendo con un’idea assolutamente diversa da quella con cui ero partito questa volta, nel caso in cui la scuola proponesse una seconda volta questa fantastica esperienza.

Gabriele Licata – Liceo linguistico "Manzini"

 

Onestamente credo di essere stato all’opera già una cinquantina di volte, sempre al “Verdi”, e avevo visto la stessa Macbeth domenica scorsa. Nonostante ciò, quello che mi è successo giovedì scorso non mi era mai capitato.

Probabilmente perché ci sono andato con gli amici, o perché di sera l’opera ha un altro fascino, penso di non aver mai apprezzato tanto uno spettacolo in vita mia.

La cosa che mi ha colpito di più sono sicuramente state le scene, dominate dalla proiezioni e dai giochi di luce, il che è ancora abbastanza raro nei teatri lirici.

Ovviamente, in secondo luogo, sono rimasto affascinato dalle voci dei cantanti, in particolare della soprano, perché Macbeth è una delle opere più complesse e difficili da interpretare.

Proprio a proposito della complessità dell’opera, avevo il timore che i miei compagni di classe potessero non rimanere molto colpiti dallo spettacolo: in effetti Macbeth potrebbe non essere l’opera più adatta per chi non era mai stato a teatro dato che ha una trama intensa e non presenta arie molto popolari e conosciute. Ciononostante, alla fine dello spettacolo erano praticamente tutti molto soddisfatti e ciò mi ha fatto un enorme piacere.

Donato Macovez – Liceo linguistico "Manzini"

 

E’ stata una bella esperienza, sinceramente pensavo che sarebbe stato noioso, al contrario è stato molto stimolante assistere ad un’opera.  Inoltre, è stata interessante la scelta delle melodie delle arie, perché grazie ad esse si potevano comprendere i sentimenti che provavano i personaggi durante la rappresentazione e si poteva anche capire il tipo di situazione che si stava svolgendo; anche la scelta della scenografia è stata singolare e mi ha colpito perché i fondali erano moderni. Mi è piaciuta molto la protagonista, Lady Macbeth che, oltre a cantare in un modo strabiliante,lo ha fatto soprattutto in posizione supina, il che non è facile e per di più ha recitato benissimo: le espressioni del suo volto erano molto reali, sembrava proprio una persona cinica, senza cuore ed avida di potere e controllo. A mio parere, il direttore d’orchestra è stata molto bravo, anche per la sua giovane età, si vedeva che ci metteva passione nel dirigere l’orchestra.  Mi sono piaciuti assai anche i pezzi cantati dal coro perché erano molto suggestivi ed è stato curioso l’uso dello specchio nella scena del brindisi: il regista voleva intendere “il teatro nel teatro”, cioè all’interno della rappresentazione teatrale c’è un’ulteriore recitazione. In conclusione, l’opera mi ha deliziata e spero di poter rivivere un’esperienza simile.

Akansha Merlino – Liceo linguistico "Manzini"

 

Opera: solo sentire questa parola sono colta da un improvviso colpo di sonnolenza.

Così, quando a scuola abbiamo iniziato ad affrontare quest'argomento, non l'ho accolto con molto entusiasmo.

Io e la musica classica di solito viviamo su due pianeti diversi: io sono cresciuta ascoltando generi musicali completamente diversi, dal pop leggero proposto dalle radio al rock più "serio" degli anni 80, passando anche al rap italiano… Nel mio lettore mp3 puoi trovare di tutto, tranne la musica classica (tipo Bach, Beethoven o Verdi). A questo genere associavo quei tipi di persone noiose, quelli che (a mio parere) non sanno abbandonarsi alla gioia della musica…

Tutti questi pregiudizi sono scomparsi quando nella nostra classe è arrivato il prof. Macovez: con la sua simpatia, le sue battute e il suo modo straordinario di attirare l'attenzione ha scatenato in me la curiosità verso questo mondo sconosciuto.

Così ho raccolto il suo invito per assistere, insieme ai miei compagni, ad uno spettacolo teatrale, Macbeth con le musiche di Verdi.

E' stata una serata diversa dalle altre: per una volta mi sono sentita come una di quelle persone importanti, le quali vanno sempre alla prima della Scala di Milano.

Pensavo che mi sarei annoiata durante lo spettacolo (durata 3 ore e mezza!), invece sono stata subito presa dalla storia di questo re, vittima del destino e in qualche modo anche dalla cupidigia di potere di sua moglie, la quale vuole diventare a tutti i costi regina, anche se questo significava uccidere chiunque, persino un bambino innocente.

E' stata davvero un'esperienza incredibile, sono felice di aver abbandonato i miei pregiudizi ed aver conosciuto un nuovo modo d'intrattenimento.

Martina Ortis – Liceo linguistico "Manzini"

 

È stata una nuova esperienza per me che non ero mai stata all’opera. Lo spettacolo mi è piaciuto moltissimo e sono rimasta colpita dai dettagli e dalla precisione con cui è stato realizzato, ma anche dalla bravura degli attori. Ho avuto la magnifica opportunità di essere in prima fila, quindi ho potuto vedere da vicino, oltre allo spettacolo, anche l’orchestra che faceva da sottofondo musicale. Sono rimasta stupita dalla recitazione dei due protagonisti, specialmente l’attrice che faceva il ruolo di Lady Macbeth e che in certi momenti ha cantato anche stando distesa. Mi sono piaciuti più di tutto i canti fatti dalle streghe e i monologhi dei due personaggi; penso che gli attori siano riusciti a trasmettere grandi emozioni al pubblico. È stata proprio una bella esperienza e ringrazio molto il professor Macovez che ci ha dato questa opportunità. Un giorno spero proprio di tornare all’opera, magari a vedere la Traviata!

Giada Pucci- Liceo linguistico "Manzini"

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È la prima volta che assisto ad un opera lirica e devo ammettere che ne sono rimasta alquanto colpita. È stato qualcosa di nuovo e inaspettato. Mi sono meravigliata di come uno spettacolo del genere possa trasmetterti così tante emozioni. Inoltre, ho sempre desiderato di andare a Teatro perché la considero un esperienza importante che ti lascia molto, quindi da fare almeno una volta nella vita. Finora avevo assistito ad un opera teatrale solamente attraverso la TV ma mai direttamente, sedute su quelle poltroncine rosso antico. Quindi, senza dubbio, se mi capitasse l'opportunità di ritornarci, non esiterei sicuramente.

Abbiamo assistito ad un opera di Verdi, Macbeth, tratta dal libretto di William Shakespeare. Essa tratta una storia alquanto complessa, ma nonostante ciò, le tre ore di spettacolo non le ho sentite affatto. Questa era la mia più grande preoccupazione: ovvero potermi annoiare.

Prima della rappresentazione il padre di Donato ci ha anticipato quello che avremmo assistito, presentandoci il teatro in generale e la trama dell'opera.

Una cosa che mi ha molto sorpreso è stata la frase “l'opera lirica piace o non piace. Non esiste una via intermedia”. Beh, posso dire con certezza che è stato proprio così e, nel mio caso, il giudizio è del tutto positivo.

La cantante che rappresentava Lady Macbeth è stata molto brava e in grado di immedesimarsi nel proprio ruolo al meglio, cantando buona parte dell'opera addirittura sdraiata.

Anche il teatro mi è piaciuto molto: accogliente, elegante e fine.

Alessia Tesan- Liceo linguistico "Manzini"

 

Non avrei mai pensato che a soli 17 anni mi sarei recata all’Opera. Un evento a dir poco eccezionale, per una sera mi sono sentita una vera dama. Lo spettacolo si è tenuto nel maestoso teatro Verdi, nella fantastica Trieste che di notte è ancora più suggestiva. Grande, sfarzoso, elegante il teatro creava la giusta atmosfera. Indescrivibili anche le emozioni nel vedere le prime scene. L’orchestra è stata impeccabile e gli attori ancor di più. L’attrice che impersonava Lady Macbeth è stata formidabile e impressionante, è persino riuscita a cantare da supina! Per non parlare di „Banco“, la cui voce mi ha veramente affascinata.

Se pensavo che mi sarei appisolata mi sbagliavo di grosso! I cambi di scenografia (l’effetto dello specchio in particolare), le luci, i balletti ma soprattutto le voci degli attori, mi hanno impressionato molto: tutt’altra cosa è vederli dal vivo!

Cristina Tondolo- Liceo linguistico "Manzini"

 

La gita a Trieste mi è piaciuta molto. Il teatro “Verdi” è un edificio fantastico, che ti rimane impresso nella mente. Vicino al teatro c’è Piazza Unità d’Italia che di sera è fantastica perché è tutta illuminata.

L’opera “Macbeth” mi è piaciuta, devo dire che la scenografia era molto bella e significativa. Penso che gli attori siano stati molto emozionanti nell’interpretare l’opera.

Chiara Gallo – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

Solo due volte ho avuto la possibilità di assistere ad un’opera al teatro “Verdi” di Trieste. Quando sono entrata a teatro, mi sembrava di essere in un altro mondo: era tutto così perfetto, la gente appena entrava assumeva un comportamento più elegante (al di là dei vestiti e delle pellicce), era come se quell’atmosfera influenzasse il comportamento delle persone.

Anche prima di entrare a teatro l’atmosfera sembra più bella: vedere di notte il mare, arrivare in piazza Unità d’Italia e vedere quegli edifici “importanti”… Mi sembrava quasi di essere tornata indietro nella storia.

Le opere a cui abbiamo assistiti con la scuola sono state sempre belle, i cantanti lirici semplicemente fantastici perchè riuscivano con la loro voce a coinvolgere tutti. E’ stato davvero emozionante!

Gaia Papinutto – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

Erano le 17.30 quando ci siamo tutti ritrovati a scuola per partire alla volta del teatro “Verdi” di Trieste. Dopo il viaggio in corriera che abbiamo condiviso con gli eleganti ragazzi e ragazze del “Manzini” di San Daniele, abbiamo velocemente consumato la nostra cena nei pressi del teatro.

Abbiamo visto una lunga fila di signore con pelliccia e abito da sera e uomini molto eleganti che aspettavano di comprare dei biglietti per il teatro che avremo visto anche noi e per il quale avevamo biglietti prestigiosi di platea.

Quando sono entrata in teatro sono rimasta meravigliata dalle decorazioni d’oro che contornavano le sedie rivestite di rosso porpora e anche dal soffitto del teatro che al centro era affrescato. Poco dopo si sono spente le luci e ho seguito tre ore di spettacolo che sono però scivolate via in poco tempo. Lo spettacolo è stato a dir poco fantastico!

Anna Mattioni – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

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L’opera “Macbeth” mi è piaciuta molto e l’ho trovata interessante; a me non era mai piaciuta la lirica però le volte in cui ho assistito ad un’opera mi ha colpito molto e mi ha colpito anche la bellezza del teatro “Verdi”.

Mi è piaciuta la sceneggiatura e la storia di Macbeth che è molto particolare. I cantanti erano davvero molto bravi e mi sono piaciuti tanto i cori. Anche i costumi che indossavano erano molto belli.

Non capita molto spesso di poter assistere ad un’opera ed è molto bello che la scuola ci dia questa opportunità. Anche se l’opera “Macbeth” è durata molto, non mi sono annoiata.

Irene Spiz – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

L’opera era molto interessante perché le sceneggiature, gli abiti che indossavano i protagonisti, la musica che accompagnava la voce dei cantanti lirici e la storia di Macbeth erano fantastici.

Quando sono arrivata a Trieste pensavo (lo stesso mi era accaduto quando ero andata l’anno scorso) che l’opera fosse noiosa, ma invece tutti e due gli anni l’opera si è rivelata molto bella e intrigante. Anche i cori avevano dei begli abiti ed erano molto emozionanti da sentire.

Il teatro era molto grande ed elegante. Anche se sono arrivata a casa molto tardi, sono stata molto felice di aver partecipato a questa serata.

Chiara Forgiarini – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

Le mie sensazioni sono state positive; anche se la musica lirica non è il mio genere, devo dire che la bravura dei cantanti, la loro volontà e il modo di cantare mi ha coinvolto e mi è piaciuto. Oltre a questi motivi anche il luogo, la “scenografia” e l’atmosfera di Trieste hanno contribuito a tutto ciò. Perciò se mi chiedessero di tornare, accetterei, perché ogni volta si vedono cose che forse la prima volta non hai notato e quindi se ne possono imparare di nuove.

I miei complimenti ai cantanti, all’orchestra e a tutti coloro che lavorano per la buona riuscita degli spettacoli.

Davide Privitera – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

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L’opera è stata bella, la scenografia era rappresentata veramente bene. Gli attori ti trasmettevano le emozioni che provavano in quel momento e sono riusciti ad immedesimarsi nel personaggio.

Mi è piaciuta abbastanza, anche se la lirica non è il mio genere.

Francesca Dapit – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

Questa esperienza a Trieste si è rivelata molto emozionante. Per me è stato tutto bello e nuovo. Abbiamo preso la corriera qua a scuola; eravamo tutti molto eleganti, o almeno abbiamo cercato di essere più eleganti del solito. Il viaggio è stato abbastanza lungo e quando siamo arrivati era già buio. A Trieste c’ero andata con i miei genitori molte volte ma con i miei coetanei è stata un’esperienza diversa, molto più bella.

Abbiamo ammirato la stupenda Piazza Unità d’Italia, tutta illuminata, dove in compagnia nonostante il freddo abbiamo mangiato e scattato qualche foto ricordo.

Alle 20.15 puntuali siamo entrati in teatro ed abbiamo preso posto.

l’opera era bella e molto profonda ma secondo il mio parere un po’ pesante e difficile da capire. Le parole erano in un italiano un po’ antico, per questo non ho capito molto ma ugualmente nel complesso l’opera mi è piaciuta.

Le persone presenti in sala erano tutte eleganti.

Quando è finita abbiamo preso la corriera e siamo ripartiti rientrando a casa.

Se ne avrò la possibilità, ci tornerò molto volentieri.

Ajsa Zenili – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

La prima impressione quando entri in quella struttura così imponente è quella di entrare in un mondo sconosciuto e ti senti un po’ “snob”, come se appartenessi ad una di quelle famiglie aristocratiche di un tempo.

E’ normale che, soprattutto alla nostra età, appena senti che una persona va a vedere l’opera pensi che sia un’esperienza estremamente noiosa, ma quando la provi in prima persona cambi immediatamente idea: può essere che qualche spettacolo sia pesante, lungo, ma la storia, quando ne cogli il vero significato e capisci che ci sono idee cha puoi applicare nella vita di tutti i giorni, “ti trascini insieme a lei” e ti sembra di essere lì, nella vicenda e nel contesto storico veri, da spettatore.

Ti aiuta anche a comprendere il lato “privato” della storia, è certo più interessante scoprire le storie di quelle persone che hanno fatto la nostra Italia popolare piuttosto che studiare gli avvenimenti più conosciuti di un tempo sui libri di scuola.

Una cosa che mi ha colpito molto è stata la preparazione dei vari componenti dell’orchestra e, naturalmente, l’abilità del direttore d’orchestra nel condurre musicisti e cantanti allo stesso tempo.

Vengono valorizzate molto anche le comparse: in “Macbeth” per esempio i servitori del re e della regina.

Una cosa difficile durante uno spettacolo, però, è riuscire a coordinare la lettura e la comprensione delle parole e allo stesso tempo guardare quelli che sono i movimenti e i gesti degli attori, perché secondo me molto importanti oltre alle voci… e ti chiedi come fanno a sostenere delle note simili, come fanno ad essere così melodiche e dolci.

Certamente ho capito che è un’esperienza che se non provi non puoi giudicare.

Erica Marcuzzo – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

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Andare all’opera è per molti una nuova esperienza. Io ci sono andato già due volte e mi sono divertito tantissimo tantissimo.

L’interno del teatro è stupendo, con poltrone molto comode.

dalla platea, dove mi sono seduto io con i miei compagni, si può apprezzare al meglio tutta l’opera. Durante lo spettacolo deve esserci silenzio. se si infrange questa regola, si viene buttati fuori dal teatro perché le altre persone, che pagano parecchio per i loro biglietti, hanno il diritto di guardare e di ascoltare in pace l’opera.

Joey Londero – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

Andare all’opera per la prima volta è bello perché noi ragazzi di solito non andiamo quasi mai a teatro preferendo il cinema. E’ inoltre molto bello vedere gli attori dal vivo.

Chiara Padoano – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

L’uscita a Trieste mi è piaciuta molto innanzitutto perchè siamo stati in compagnia. L’opera è stata bella e non mi aspettavo che un po’ mi coinvolgesse. All’inizio io reputavo il teatro una cosa noiosa ma questa esperienza mi ha fatto cambiare idea. Se avrò ancora l’occasione vorrei ritornarci!

Vittorio Franceschino- Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

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L’opera è una bella esperienza. Per me andare all’opera è stato bellissimo anche perché avevo un esperto seduto al mio fianco, che mi spiegava quello che non capivo. L’opera è stata molto interessante, anche perché avevamo dei posti bellissimi, in platea, da dove si riusciva anche a vedere la testa del direttore d’orchestra.

Tommaso Pagnutti – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

Questa esperienza all’opera di Trieste è stata emozionante. Per me è stata la prima volta e mi è piaciuta, è un’esperienza da rifare!

Laura Passera – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

Per me andare all’opera è stata un’esperienza molto bella, non solo perché sono andata con i miei compagni ma anche perché le diverse scene erano divertenti.

Elena Marchetti – Scuola media "Santa Maria degli Angeli"

 

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